Ha fatto probabilmente più di 30.000 km e mezzo giro del mondo, la bottiglia di plastica gettata per gioco da una famigliola tedesca a Bonn e ritrovata sette anni dopo a Auckland, in Nuova Zelanda.
Si può solo indovinare il suo percorso, dopo i 250 km a cavallo del Reno tra Bonn e il Mare del Nord. Da qui correnti, gorghi e il vento hanno sospinto la bottiglia probabilmente attraverso l’Atlantico, l’Oceano Indiano e il Pacifico fino alla Nuova Zelanda, dove è finalmente stata raccolta. Nella bottiglia il messaggio dei due bimbi, ormai teenager e dimentichi del gioco, e un indirizzo al quale gli scopritori hanno mandato una lettera. La famigliola tedesca, sorpresa della risposta, ha lanciato via Facebook la ricerca dei ragazzi neozelandesi, e nel frattempo ha compreso che le bottiglie non si disperdono nell’ambiente, nemmeno per gioco o per esperimento 😀
Morale 1: fiumi e oceani sono la stessa cosa, la spazzatura che cade nei fiumi finisce in mare. E la bottiglia dimostra che mari e oceani sono, in realtà, un unico grande Oceano. Occhio però che sulle spiagge italiane i rifiuti sono quasi sempre italiani: niente scuse, quindi.
Morale 2: lo #spazzamare riserva sempre molte sorprese. Raccogliamo!
Morale 3: il modo migliore per evitare che i rifiuti vadano a mare è… ridurli. Un modo semplice: #portalaborraccia!
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