Il 7 maggio una pulizia straordinaria delle coste ha liberato le spiagge dell’Asinara dalla plastica portata dal mare. La giornata, che si è svolta sotto la bandiera europea del progetto Clean Sea LIFE, è organizzata dal Parco Nazionale dell’Asinara e dagli operatori di AssoAsinara, con il patrocinio del Comune di Porto Torres e la partecipazione dei volontari. Fra loro i bimbi delle elementari dell’Istituto Dessì di Porto Torres, che nel corso dell’inverno sono stati coinvolti nelle attività di educazione ambientale di Clean Sea LIFE.

Presenti il Direttore del Parco Nazionale e capofila del progetto europeo Clean Sea LIFE*, Pierpaolo Congiatu, il Sindaco di Porto Torres Sean Wheeler, l’Assessore comunale all’Ambiente Cristina Biancu, l’Assessora comunale al Turismo Mara Rassu, la coordinatrice di Clean Sea LIFE Simona Clò, la VicePresidente di AssoAsinara Veronica Pisu.

Alle 8.30 di martedì 7 maggio i “paladini del mare” sono partiti da Porto Torres in traghetto alla volta di Cala Reale, dove sono stati suddivisi in squadre e indirizzati verso le zone di pulizia. Alla raccolta è seguitp un momento di approfondimento sui rifiuti marini durante cui, analizzando parte degli oggetti recuperati, ci si è interrogati sulla loro origine e su come siano giunti all’Asinara. Una merenda per i più piccoli ha chiuso la giornata dedicata alla natura. «I rifiuti rappresentano un pericolo importante per molti animali marini che possono ingoiarli o rimanerne intrappolati, come tristemente testimoniato da quasi tutte le tartarughe ricoverate nel centro di recupero dell’Asinara», conferma il Direttore dell’Ente Parco, Pierpaolo Congiatu. Il Sindaco di Porto Torres, Sean Wheeler, sottolinea come le iniziative ambientali possano essere profondamente educative: «L’Amministrazione comunale è stata spesso promotrice di attività di pulizia dimostrative in città, anche in collaborazione con il Parco dell’Asinara, Clean Sea LIFE, le scuole e le associazioni. Sono momenti che ci consentono di lanciare messaggi importanti: le nostre coste e nemmeno le perle di rara bellezza come l’Asinara sono indenni dalle azioni distruttive della plastica in mare. Se gli effetti di questi cattivi comportamenti vengono insegnati da subito ai più piccoli, le generazioni future forse mostreranno più attenzione verso il nostro mare e i nostri territori». «Chinare la schiena, raccogliere, osservare, domandarsi come quegli oggetti siano potuti arrivare in spiaggia è il modo migliore per far comprendere alle persone come la gran parte di essi abbia origine nelle nostre case, e spesso sia stato utilizzato solo una volta e per pochi minuti. E che è quindi necessario generare meno rifiuti e stare molto più attenti a come li eliminiamo», conferma Simona Clò, coordinatrice di Clean Sea LIFE. «La rimozione delle plastiche e dei rifiuti spiaggiati è stata la nostra prima manifestazione due anni fa, appena costituita l’associazione. Quest’anno – afferma la vicepresidente di AssoAsinara, Veronica Pisupartecipiamo come organizzatori al fianco del parco e dei responsabili di Clean Sea LIFE, il che ci rende orgogliosi perché capiamo quale sia l’importanza della sensibilizzazione riguardo alla riduzione del consumo delle plastiche verso chi frequenta l’Asinara. Con questa azione dimostrativa, vogliamo non solo contribuire attivamente alla rimozione di questi rifiuti, ma sensibilizzare i nostri clienti e visitatori verso comportamenti virtuosi, esortando ciascuno di loro a seguire una sorta di “codice di comportamento quotidiano” che consiste nel portare via un rifiuto trovato per terra durante ogni escursione e diminuire nel contempo l’utilizzo delle plastiche, non solo nel Parco ma nella vita quotidiana». La campagna di AssoAsinara ha portato ad un primo risultato proprio all’interno del gruppo dei charter a vela e a motore dell’isola parco. Gli operatori si stanno impegnando ad eliminare totalmente la plastica durante la somministrazione dei pasti a bordo delle imbarcazioni, optando per l’utilizzo di prodotti come piatti e bicchieri biocompostabili. Un atteggiamento che darà un segnale positivo agli ospiti a bordo, ma anche un valore aggiunto alle imprese che si sono impegnate ad ottenere il Marchio di Qualità ambientale del Parco.

 

* Il progetto Clean Sea Life, cofinanziato dalla Commissione Europea nell’ambito del programma LIFE, ha l’obiettivo di contrastare l’accumulo dei rifiuti marini lungo le coste italiane attraverso azioni di sensibilizzazione e la diffusione di buone pratiche di gestione fra gli operatori e autorità locali, regionali e nazionali. Il progetto vede come capofila il Parco Nazionale dell’Asinara e come partner beneficiari CoNISMa, Fondazione Cetacea, MedSharks, MPNetwork e Legambiente; è iniziato a settembre 2016 e terminerà nel 2020. Maggiori informazioni sul sito web www.cleansealife.it, sui social Facebook e Twitter e sul profilo Instagram @CleanSeaLIFE.