Piccola precisazione importante: noi di Clean Sea Life non abbiamo mai parlato di disastro ambientale relativamente ai dischetti, come scritto oggi invece sul Corriere.
E crediamo sia fuorviante usare queste iperboli perché il nostro mare è ed era già gravemente ammalato di plastica.
Questo sversamento di dischetti, per quanto imponente, è tristemente solo l’ultimo sfregio. Poca cosa rispetto alla quantità di plastica che è già presente e quotidianamente finisce in mare da discariche abusive, dal sistema di gestione di rifiuti meno che perfetto, dall’inciviltà e a volte dall’incuria o non conoscenza di molte persone.
Basta fare una passeggiata in spiaggia in questi giorni di burrasche invernali per capirlo.

Detto questo i dischetti sono comunque una cosa grave: bisogna capire cosa è successo, chi è stato – e comunque pulire. Senza aspettare il Comune, la Regione, lo Stato o l’Unione Europea. Rimobocchiamoci le maniche e diamoci da fare, è già passato un mese e i dischetti sono ovunque.
Domani cerchiamo di coordinarci per andare a pulire – da soli o in compagnia, 10 minuti o una mattinata. Tornate qui per gli aggiornamenti!