i misteriosi dischetti di plastica

Partiti dal Golfo di Salerno per un incidente a un depuratore, decine di milioni di dischetti son stati spinti dalle correnti lungo tutte le coste tirreniche e oltre, arrivando fino in Francia, Spagna, Tunisia, Malta. Un’odissea che continua ancora e ha permesso di visualizzare e seguire in diretta il destino delle plastiche riversate in mare.

Clean Sea Life ha avuto un ruolo determinante nella vicenda dei dischetti: dopo aver allertato le autorità, con la collaborazione di centinaia di persone e degli oceanografi del Lamma sta monitorando il viaggio dei dischetti per tutto il Mediterraneo.

cosa sono: supporti utilizzati in impianti di depurazione delle acque, dove crescono i batteri che purificano l’acqua assorbendo i nutrienti.

da dove sono partiti e dove sono arrivati: lo sversamento (pare 130 milioni di dischetti) ha avuto luogo a febbraio 2018 a Paestum, nel Golfo di Salerno, per il cedimento di una griglia del depuratore di Varolato. Sospinti dalle correnti, i dischetti sono arrivati sino in Francia, Spagna, Tunisia e Malta (mappa).

chi se ne sta occupando: la Procura di Salerno, a cui stiamo fornendo tutte le informazioni raccolte. Il 15 febbraio 2021 è prevista la prima udienza del processo per disastro ambientale e inquinamento doloso: si tratta del primo processo pensale in Italia per inquinamento da plastica in mare. Nella sezione News del sito, gli aggiornamenti.

#cacciaaldischetto!

I volontari hanno raccolto oltre 260.000 dischetti, mandandoci segnalazioni da tutta Italia, Francia, Spagna, Tunisia e Malta. Ma ce ne sono ancora moltissimi: raccogliamoli!.

Contateli e mandateci una foto: è utile per capire l’entità dello sversamento e anche come si muove e da dove arriva la spazzatura che gira in mare. Fateci sapere quanti dischetti raccogliete, e dove,  compilando questo modulo online o mandateci una email a info@cleansealife.it

Perché è importante raccoglierli: La plastica è praticamente eterna e i dischetti, così come tutti gli oggetti in plastica che finiscono in mare, nel tempo si frantumeranno in pezzettini sempre più piccoli . La polvere di plastica è ancora più insidiosa perché può entrare nella catena alimentare, con conseguenze ancora sconosciute per gli organismi marini …e anche per noi. 

l’impatto dei dischetti

I carrier sono stati stati rinvenuti in quantità abbondanti in numerose aree protette e di elevato valore per la biodiversità in Italia e all’estero. I dischetti sono stati ingeriti da tartarughe marine, Caretta caretta, rinvenute in Francia (Grau du Roi, CESTMed, 2018) e Italia: nel febbraio 2019 una tartaruga, trovata morta a Camerota, aveva inghiottito ben 7 dischetti.

depuratori che non depurano

Sulle spiagge italiano si trovano molto spesso altri oggetti che hanno una funzione simile a quella dei dischetti, a dimostrazione che la rete di depurazione delle acque italiane è inadeguata.  Questo articolo illustra molto bene la situazione: su un quinto del territorio italiano l’acqua delle case non viene trattata adeguatamente, e 342 comuni sono completamente sprovvisti di impianti di depurazione. Per queste inadempienze, il 31 maggio 2018 la Commissione Europea ha comminato all’Italia una multa di 25 milioni di euro.