“I dischetti continuano ad arrivare, giorno dopo giorno. Ma com’è possibile?” ci chiede Charlotte da Anzio.
A distanza di quasi un mese dai primi spiaggiamenti in massa sulle coste laziali, e quasi due dallo sversamento iniziale, ogni sopralluogo sulla linea della battigia (pochi giorni fa a Montalto di Castro più di mille in cento metri di battigia) mostra che i dischetti continuano ad arrivare a terra a ondate successive. Perché?
A distanza di quasi un mese dai primi spiaggiamenti in massa sulle coste laziali, e quasi due dallo sversamento iniziale, ogni sopralluogo sulla linea della battigia (pochi giorni fa a Montalto di Castro più di mille in cento metri di battigia) mostra che i dischetti continuano ad arrivare a terra a ondate successive. Perché?
La risposta là il Consorzio LaMMA, nostro partner nello studio di questo singolare sversamento, nel rapporto congiunto che abbiamo consegnato alla Procura di Salerno per le indagini. Secondo i calcoli degli oceanografi, a metà marzo probabilmente una buona metà dei dischetti sversati si era spostata al largo. Forse di più, considerato che molti dischetti spiaggiati sono stati poi risucchiati nuovamente in mare dalle onde.
E’ da questa riserva in alto mare, plasmata da onde e correnti dopo due mesi ormai imprevedibili dai modelli matematici, che provengono le ondate di dischetti che si riversano a terra, in gran numero con le mareggiate o più sporadicamente nei periodi di bel tempo come questi giorni.
La realtà è che conosciamo poco dello spostamento degli oggetti di plastica e dei rifiuti in mare e per questa ragione è importante contare e segnalare i dischetti raccolti: le vostre osservazioni ci stanno aiutando a capire l’entità dello sversamento e – incrociando le posizioni e le date, uno studio che porteremo avanti nei prossimi mesi – contribuiranno a capire come si muove la spazzatura in mare. Insomma: questo incidente che ha riversato in mare tonnellate di plastica è anche una grande occasione per imparare qualcosa di molto importante sull’inquinamento del nostro mare.
Il viaggio dei dischetti trasportati da onde e correnti, quindi, continua. Qualche dischetto è arrivato persino in Liguria: sono di giovedì le prime segnalazioni da Rapallo e Savona.
Grazie a tutte le persone che in questo fine settimana, e nelle settimane passate, si sono scatenate nella #cacciaaldischetto, raccogliendo non solo oltre 100.000 dischetti ma anche svariati quintali di rifiuti dalle spiagge <3
Tutti insieme per un mare pulito!