Tutto torna. Il Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera, con cui abbiamo condiviso le vostre segnalazioni, ha trovato l’origine dei dischetti. L’ispezione al depuratore sul fiume Sele ha portato alla scoperta di una montagna di dischetti ammassati vicino l’argine e, soprattutto, del cedimento strutturale di una vasca dell’impianto. Da lì i dischetti si sono riversati nel fiume per poi disperdersi nel Golfo di Salerno e da lì, presi dalle correnti, si sono dispersi lungo costa.

Tutte le vostre prime segnalazioni venivano dalla spiaggia di Paestum e anche i modelli oceanografici concordavano, identificando quella zona come il punto d’origine dei dischetti – informazioni che abbiamo condiviso con CP per le loro indagini e che non abbiamo divulgato per ovvie ragioni. Siamo grati al Corpo per aver identificato la fonte e evitato così ulteriori sversamenti.

Identificata la causa, rimangono però le conseguenze: un numero imprecisato ma elevatissimo di dischetti sparsi su tutte le spiagge tirreniche. L’invito è quindi di andare a raccoglierli: si stanno mobilitando in molti, singoli e associazioni. La mappa delle iniziative #cacciaaldischetto è in continuo aggiornamento ed è visibile sulla pagina dedicata ai dischetti del nostro sito www.cleansealife.it 

E’ importante segnalarci le quantità di dischi che raccogliete: in questo modo potremo avere un quadro più preciso dell’entità dello sversamento. Un ringraziamento particolare a tutti i cittadini che, con le loro segnalazioni e la forza dei social, hanno fatto emergere il problema.